L’impronta della farfalla e del serpente

Farfalla tu che volteggi nella luce del mattino, hai conosciuto molte forme prima di prendere il volo

Serpente c’è il fuoco nei tuoi occhi, scuotimi, stimolami, imparerò a comprendere. Il veleno trasmuta, porta la fiamma eterna e aprimi al Paradiso per guarirmi ancora

(Animali sciamanici di guarigione)

La nostra colonna vertebrale ha indubbiamente la forma di un Serpente, simbolo di segreti misteri di conoscenza, sotterranei e oracolari; un incredibile tesoro di memorie nascoste, che al suo interno ospita il midollo spinale, una struttura di materie grigia e bianca, che formano l’immagine di una Farfalla, anzi di parecchie diverse farfalle.

Eppure per molti di noi, la schiena e le sue vertebre, risvegliano memorie di dolori, di sforzi, di pene che preferiremmo dimenticare, e che speriamo non tornino più. Sarà per questo che pensare la nostra colonna spinale come un rettile ci fa paura e ribrezzo, soprattutto perché questo animale è da sempre stato demonizzato non solo nelle leggende dell’Albero della Vita, quale simbolo di tradimento e di peccato; ma anche nella mitologia, poiché viveva sia dentro sia fuori le tenebre e abitava il regno dei morti e da quel terreno fecondo tramandava a nuova vita,

Eppure il coraggioso e terrificante serpente tanto caro ad Asclepio, il divino guaritore dell’antica Grecia che lo conserva avvinto al suo bastone e lo utilizza come spirito ancestrale nelle “guarigioni” e nei processi di trasformazione e ritorno, emerge dalla terra, dalle acque e dall’oscurità della psiche e rappresenta il rinnovamento e la rinascita; la vita nuova, l’energia dinamica della terra, la sorgente creativa che diede origine all’Universo.

Il Serpente dagli occhi senza palpebre che evocano guardiani sovrannaturali, occhi dell ‘inconscio che vedono dove il conscio non arriva, che trasmuta il ciclo vita-morte-rinascita è l’energia del tutto, è la coscienza cosmica ed è l’abilità di fare esperienza.

La Farfalla simbolo di auto-trasformazione, capace di conoscere gli stadi della vita e di cambiarli; di percepire e di far chiarezza nei processi mentali, di passare attraverso lo stadio della larva, del bozzolo, della crisalide per poi nascere e volare via. Come Etain, la fanciulla della leggenda irlandese che venne trasformata in farfalla, andando a ramingo per il mondo fino a quando non assunse di nuovo l’aspetto umano.

La colonna vertebrale è la prova dell’incarnazione di Dio nell’uomo. E’ l’insieme delle nostre vertebre, ma anche la Spada data ad ognuno di noi per tagliare i veli dell’illusione. È il luogo dove si fa la pace tra i due serpenti: quello circolare e quello rettilineo, le due potenze dell’Eros primordiale, maschile e femminile. E’ inoltre l’insieme spazio-temporale dove terra e cielo si riconciliano, l’animale che striscia con la più leggiadra delle creature che volano, la Farfalla.

Ogni punto della colonna si comporta come una porta del Tempo, che consente l’accesso alle tracce profonde di eventi passati che hanno lasciato il segno. Microvortici nel tempo-spazio, dove i chakra sono in continuo dialogo con i meridiani energetici e dove ogni evento doloroso modifica permanentemente il flusso esistenziale dell’individuo, generando asimmetrie che tendono a ripresentarsi con andamento ciclico. E la legge universale di attrazione condiziona il ritorno di antiche ferite sepolte nell’archivio della memoria.

Il dolore è sicuramente un’efficientissima forma di comunicazione non verbale, che viene trasmessa con precisione: il suo messaggio si conserva inalterato e si riproduce senza visibili distorsioni. Ogni esposizione al lutto e a una perdita, impatta con violenza sull’equilibrio e ne mina le risorse difensive.

Charles Darwin, padre della teoria evoluzionistica sosteneva: “Qualunque sia l’etá in cui una variazione compare la prima volta nel genitore, detta variazione tenderá a comparire nei discendenti alla stessa età “.

Esiste però uno strumento in grado di aiutare il nostro Serpente a distaccarsi dai ricordi che generano pene ed afflizioni e a far scaturire la Farfalla e si chiama Cronoriflessologia spinale. Questo tipo di metodologia di supporto agisce sul meraviglioso congegno invisibile poggiato sui punti della colonna vertebrale, che può così essere riparato quando non segna più l’ora giusta.

Come sappiamo per la legge di attrazione che governa molti fenomeni della nostra esistenza, si ripetono continuamente situazioni ed eventi negativi, che hanno vissuto sulla loro pelle i nostri progenitori. Il vissuto di ora è quello di un tempo passato interagiscono tra loro. Lo zaino invisibile, ma estremamente pesante che portiamo sulle spalle è carico del dolore di chi ci ha preceduto e anche se si attiva dentro di noi in modo automatico, non ci aiuta a stare meglio.

I cronocettori spinali all’ interno del nostro Serpente vertebrale conservano fedelmente la memoria di eventi traumatici per almeno 4-5 generazioni. Si genera così l’abrasiva percezione di essere prigionieri di qualcosa o di qualcuno, in una condizione di sincronicitá che in cronoriflessologia si identifica con il termine di allineamento temporale traumatico,  in psicogenealogia viene definita time collapse e che Bert  Hellinger chiama irretimento.

Dobbiamo comprendere che questi apparenti cortocircuiti esistenziali occultano vicende dolorose del passato familiare, che tendono a ripresentarsi con modalità molto affini su un palcoscenico diverso e con nuovi attori: la nostra storia presente e i nostri volti.

Il corpo diviene così il contenitore di memorie biografiche, ogni copia è lo specchio di un grave conflitto emozionale avvenuto in passato dove si agitano i fantasmi di chi lo ha generato che sono i nostri antenati, che recitano all’infinito il loro tragico ruolo e noi vediamo questi eventi non con gli occhi, ma con i nostri geni.

La cronoriflessologia spinale si basa sull’idea che non solo il cervello sia un contenitore delle nostre memorie, ma anche la pelle. Cute e tessuto nervoso condividono la medesima origine embriologica e in corrispondenza della cute che riveste la colonna vertebrale sono stati scoperti 24 punti, sovrapposti alle vertebre mobili che segnano lo scorrere del tempo dalla nascita in poi secondo un ciclo ripetitivo di sessant’anni. Quando un individuo viene sottoposto ad un evento stressante, il ricordo traumatico si fissa sul punto della colonna corrispondente alla sua età. Il punto attivato dal trauma è di solito dolente alla pressione e una volta identificata la fonte, da cui ha origine il malessere, si inquadra l’età nel quale c’è stata l’esposizione. A questo punto osservando la tabella di conversione anni-vertebre, si localizza l’area è là si sottopone a stimolazione.

Ecco quindi che con tecniche di agopuntura, o semplici percussioni digitali, applicazioni di luce bianca, massaggi topici con oli essenziali  o con fiori di Bach, permettiamo al nostro Serpente di far scaturire la Farfalla; onorando i nostri Antenati, la loro voce, il loro sostegno e la loro guida in questo viaggio terreno che compiamo eretti.

Ringraziamo quindi il Serpente che ci orienta verso la comprensione e la sacralità della vita. E ringraziamo la Farfalla che immersa nel nostro midollo invisibile spiega le ali ed emerge pulendo e benedicendo le nostre Radici.

Grazie

Elisabetta Adele

elisabetta.ziliotto@yahoo.it

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Per saperne di più

Vincenzo di Spazio Cronoriflessologia spinale guarire dalle ferite degli antenati,  Simplicissimus 2011

Charles Darwin L’origine della specie, BUR Biblioteca Univ. Rizzoli 2009

M. Rao Magici Animali di Potere, Psiche 2 2014

J. Sams Le carte medicina, Amrita Edizioni 2006

 

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Elisabetta Adele Ziliotto

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