Pipistrello – Il Mondo dei Simboli

Zotz: il demone pipistrello dei Maya. 550-950 ca – Guatemala.

Tratto da: “Il Libro dei Simboli” – Ed. Taschen, Colonia, 2010 – pag. 294,295

Un ricamo su una veste imperiale cinese raffigura dei pipistrelli che sfrecciano sulle onde dell’oceano, gonfie e spiraleggianti, in un impeto di gioia verso il cielo. Simbolo di longevità e benedizione, questo abito femminile era riservato alle “grandi occasioni”, come compleanni o anniversari.

I pipistrelli sono dei mammiferi unici per molti aspetti. Non solo planano, ma riescano anche a volare in modo prolungato e vigoroso. Si appendono a testa in giù, ancorandosi con le dita uncinate delle zampe, per dormire, riposare e persino per partorire e allattare i piccoli. Utilizzando un sistema di ecolocalizzazione, i pipistrelli volano con la bocca aperta e i denti scoperti, emettendo degli ultrasuoni per mezzo di un sonar naturale a forma di foglia, spuntone o lancia, localizzato sul naso e sulla bocca.
I chirotteri (dal greco cheir, mano e pteron, ala) sono dotati di dita lunghe e affusolate a sostegno della membrana gommosa e del tessuto vascolarizzato che avvolgono, come un mantello, questi gargoyle in carne ed ossa. Hanno un “pollice” opponibile unghiato e circuiti cerebrali simili a quelli dei primati, pur conservando un corpo da roditore.
Volano come gli uccelli, sbattendo le ali, ma non hanno piume nè di uccello nè di angelo.

I pipistrelli incarnano le proiezioni di un ordine “rovesciato” che forza la nostra prospettiva nel notturno, nel regno sotterraneo e nelle equivalenti profondità cavernose della psiche.

L’emergere dei pipistrelli, in cerca di cibo, al calare del Sole, in migliaia o milioni, viene percepito come il libero irrompere delle forze primordiali nascoste del mondo dell’aldilà.
La fantasia ha associato i pipistrelli alla Luna Nuova, alla Luna Piena ed al regno degli spiriti e quindi, alla stregoneria, agli incantesimi e alle arti magiche.

I piccoli pipistrelli succhiasangue nativi del Centro e Sud America sono da tempo accomunati ai misteri della morte legati ai cicli eterni di rinascita, nonchè alla paura per gli uomini-animali e i vampiri. I loro denti affilati ricordano il coltello di selce che affondava nel petto della vittima sacrificale.
L’accecante demone-pipistrello Zotz era colui che divorava la luce del giorno; la “Casa del pipistrello” era una delle regioni sotterranee da attraversare per raggiungere il regno dei morti (DdS, 228). Tuttavia, il suo svolazzare apparentemente irregolare nell’oscurità, che noi associamo ai pensieri “lunatici”, non è affatto irregolare, ma è guidato da un sonar; parimenti, esiste una coerenza istintuale nell’apparente incoerenza degli oscuri sommovimenti della psiche.
Nelle foreste pluviali, le “volpi volanti” sono prolifiche impollinatrici dei fiori che sbocciano di notte, con un’associazione ai dolci nettari, alla magica efficacia e alla fertilità della notte. Un mito cosmogonico raffigura il pipistrello come colui che riuscì a vedere nella fessura oscura prima della creazione del mondo, quando il cielo e la terra erano tenuti insieme come roccia.

In realtà, il pipistrello è un animale timido e mite, meticolosamente ordinato e pulito (Ackerman, 4). In Asia, in particolare, il pipistrello rappresenta l’aspetto materno della grande Dea. La sintonia tra una mamma pipistrello ed il suo piccolo è tale che entrambi riescono a riconoscere all’istante lo squittio acuto del loro caro, in una grotta con milioni di altre mamme e cuccioli, e a ritrovarsi. I pipistrelli vampiri condividono il sangue rigurgitato con i pipistrelli affamati e adottano gli orfani (Schutt, 23-4).

L’alchimia raffigurava, a volte, lo spirito mercuriale dell’inconscio con ali di pipistrello. E’ un modo per esprimere non solo l’oscurità, il mistero e l’ambivalenza della psiche, ma anche la sua capacità di provvedere e agire inaspettatamente; è un modo per portare la coscienza nelle sfere che richiedono un tipo diverso di orientamento e in cui è possibile ritrovare la non convenzione fruttifera della natura.

(Ackermann D., “L’elogio dei pipistrelli”, La notte delle balene e altre avventure di pipistrelli, coccodrilli e pinguini, Milano 1995. Schutt B., “The Curious, Bloody Lives of Vampire Bats”, Natural History /nov. 2008)

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