Al principio, tutte le cose erano nello spirito di Waconda.
Tutte le creature, anche l’uomo, erano spiriti. Esse si muovevano attraverso lo spazio, fra la terra e le stelle, tese alla ricerca di un luogo ove potessero arrivare all’esistenza corporale. Salirono sino al Sole, ma il sole non era la sede adatta alla loro dimora. Salirono alla Luna e trovarono che anch’essa non poteva servire alla loro dimora.
Scesero allora sulla Terra e videro che era tutta coperta di acqua. Si mossero fluttuando per l’aria, verso settentrione, levante, meridione e ponente, ma non riuscirono a trovare terra asciutta.Grande fu la loro amarezza ed il loro sconforto.
All’improvviso, dal mezzo della distesa dell’acqua, si elevò una roccia enorme. Un incendio immenso deflagrò, e le acque scagliate verso l’alto divennero nubi.
Apparve la terra asciutta; le erbe e gli alberi spuntarono. Le schiere degli spiriti discesero e divennero carne e sangue. Si nutrirono dei grani, delle erbe e dei frutti degli alberi. La terra vibrò tutta delle loro grida di giubilo e di gratitudine a Waconda, il creatore di tutte le cose.

Tratto da: “Le grandi esperienze religiose”,
Edipem, Novara, 1974, a cura di Maurilio Adriani
Grazie a http://www.farwest.it per l’immagine.