
“Cresci il giorno in cui hai donato la tua prima vera risata a te stesso.“
“La vita venuta in altri tempi dall’oceano primordiale, ritorna ora all’oceano più cosciente e ricca di esperienza“
Il cielo e l’oceano rappresentano i due simboli per eccellenza dei Pesci dal momento che, contemplando la superficie dell’oceano, non è possibile immaginare quante correnti lo attraversano, né la ricchezza e l’infinita varietà delle forme di vita in esso contenute.
Nei Pesci il mistico abbandona il mondo fenomenico e si immerge nell’elemento primordiale di tutte le cose, dal quale egli stesso è nato. Analogamente, contemplando il cielo, si stenta ad intuire i movimenti degli astri, oltre alla potenza delle masse degli elementi che interagiscono fra loro, per non parlare delle forze creatrici e distruttrici in perenne fermento.
Attributi di questo segno d’acqua che chiude la cintura zodiacale sono l’equilibrio assoluto, l’eterno gioco tra il maschile e il femminile nell’unità rivelata e il “riso”. Ridere per i Pesci che nuotano dal riso al pianto come spugne che assorbono le caratteristiche del mondo circostante, vuol dire imparare a sdrammatizzare quando è necessario, ridimensionando la propria tendenza ad amplificare e dilatare al massimo, spesso deformando e ingrandendo gli eventi della vita. Il ridere aiuta oltremodo a superare amarezze e risentimenti, rimpianto e frustrazioni, sofferenze spesso inconsce e immotivate che turbano l’animo umano. Il riso nasce dalla constatazione che le paure che ci bloccano sono in realtà vuote ed irreali.
Un famoso detto ebraico dice: “Da quando inizia il mese di Adar (Pesci) aumenta la gioia”. Questo periodo offre la possibilità di applicare il dominio della mente sulla materia, di vincere i dubbi e di connettersi alla Luce. Questo Segno è l’ultimo prima dell’inizio di un nuovo anno spirituale, rappresenta perciò un periodo di ricapitolazione e di introspezione. I contenuti vengono separati dalla loro forma concreta, resta solo l’essenza, si viene chiamati a superare la dualità bene-male e si inizia a scoprire il senso globale di tutte le esperienze della vita, sia belle che brutte, dato che tutte fanno parte di un unico piano.
E’ sotto l’influenza dei Pesci che l’uomo si appresta a raggiungere la perfezione: un’opera a cui lavorano tutte le Gerarchie Creatrici dall’inizio della evoluzione. Secondo una leggenda greca, che si ispira ad antichi miti assiri, Eros e Afrodite furono sorpresi, mentre passeggiavano sulle rive dell’Eufrate, da Typhon, il mostro partorito da Gaia, metà belva e metà uomo, la cui testa toccava le stelle. Per sottrarsi alle sue fauci, si gettarono in acqua trasformandosi in pesci; sul fondo del fiume, trovarono un magnifico uovo che riportarono a riva, e dal quale, successivamente, nacque una dea di grande saggezza che riuscì ad intercedere presso Zeus, affinché quest’ultimo concedesse l’immortalità ai due pesci.
Il segno dei Pesci è la colonna centrale dei segni d’acqua ed è governato da due pianeti, Giove e Nettuno. Giove è il pianeta del successo, dei miracoli, dell’espansione del vaso metafisico e della capacità spirituale. Nettuno governa l’astratto, senza confini né limiti, domina l’intuizione, l’immaginazione, la creatività e l’arte. Questo pianeta dà la capacità di vedere e comprendere, al di là dei cinque sensi, le cose capovolte, di ridicolizzare quelle numerose esigenze di noi stessi e della società nella quale viviamo, che ci pretendono perennemente preoccupati. Il ridere quindi proprio di questo segno rappresentato da due pesci che nuotano in direzioni opposte ci dona la capacità di porre ogni cosa al suo posto e di relativizzare le nostre paure.
Ricordiamo che l’uomo perfetto non vive più in un corpo denso materiale, ma in un corpo aereo, spirituale; un corpo illuminato da stelle scintillanti e da tutti i chakra perfettamente funzionanti. L’astrologia ebraica nell’attribuire proprio il senso del ridere a questo segno, che è l’ultimo segno prima dell’inizio di un nuovo anno spirituale, ci ricorda che la felicità è l’essenza ultima della vita e che ogni ideologia, politica o religiosa, se non contiene in se stessa la forza dell’autocritica e la capacità di auto sdrammatizzare gli eventi e se stessa, è inesorabilmente falsa o sicuramente poco credibile.
Elisabetta Adele Ziliotto
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Elisabetta Adele Ziliotto autrice di “La Medicina dimenticata del Soffio Divino” e del Soffio dei Maestri (libro e carte per la connessione e meditazione con i cristalli)
Ringrazio Nadav Hadar Crivelli che con il suo libro “Lo zodiaco interiore – l’Astrologia cabalistica del libro della Formazione“, è sempre fonte di ispirazione e di approfondimento.
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