Un simbolo non è né allegoria né segno ma l ‘immagine di un contenuto che per la massima parte trascende la coscienza. Carl Gustav Jung
Ci si chiede spesso cosa guida il “campo” durante una Costellazione spirituale, fatta ad esempio in uno spazio in mezzo alla natura, a volte in una particolare data, dove il contatto terra-cielo è così forte che sembra quasi poter chiudere gli occhi e senza neppure muoversi, essere trasportati nel passato, nel futuro, nel qui ed ora. Così in alto così in basso come due triangoli che entrano uno nell’alto a formare una stella e la nostra anima, al centro, si muove a livelli diversi e in spazi differenti, collega il corpo all’ambiente che lo circonda e unisce tutto al suo interno. Ci unisce agli altri, alla nostra famiglia, ai nostri antenati, ma unisce anche a qualcosa di più antico, primordiale, ad una vibrazione cosmica che nel campo viene ritualmente consacrata e ricostruita secondo i canoni della Geometria sacra, come in una centrale atomica ad esempio, dove viene posizionata all’interno della circonferenza del recinto a forma di cerchio e l’epicentro del nucleo è il cuore vitale dove si muovono energie che appartengono ad una unica Anima, più grande.
Il campo come una Centrale diviene quindi pulsante e creativo e genera immagini, figure, movimenti che spingono molto lontano, a un livello superiore, dove le informazioni che giungono e che fanno parte di movimenti vitali, vanno al di là della nostra capacità di comprensione. Un campo che percepiamo divino e Universale e seppur meravigliandoci, non possiamo non assecondarlo.
In questo ci aiutano la sapienza di simboli, numeri e riti, che si manifestano e che sono vere e proprie chiavi d’accesso ai misteri divini e all’equilibrio fra Cielo e Terra.
Simboli, miti e riti sono connessioni antiche, codificate dalla sapienza esoterica sotto svariate forme, frequentemente non prive di dati empirici e di dimostrazioni numeriche e queste verità dormono dentro ognuno di noi. Ecco perché il risveglio alla conoscenza inconscia della verità, non avviene attraverso spiegazioni intellettuali ma grazie a questi, a volte all’improvviso, cogliendo l’energia di un luogo e di un “corale”.
Eppure ai giorni nostri molti studiosi sottovalutano l’importanza delle conoscenze tramandate dagli antichi maestri, ai quali erano noti i legami tra il mondo fenomenico e la sfera metafisica, legami che permettono di passare agilmente da piani materici a piani spirituali.
È quindi interessante esaminare come i simboli legati a miti e riti rappresentino le manifestazioni prima dell’evento originario dell’Universo: l’uomo che si pone in ascolto e in armonia con la Natura può arrivare alle verità più profonde grazie a questi, come nessun trattato filosofico o interpretazione critica può trasmettere.
Un approccio simbolico, che non è mai assoluto, ma è simile a uno specchio che continua a riflettere immagini diverse a seconda di chi lo guarda, opera in modo diverso da un approccio intellettuale che è un costrutto del pensiero, ma è universale e raggiunge l’essenza inconscia dell’individuo che lo riconosce così dall’interno e ne viene scosso è mutato.
Il filo conduttore per tutti è la crescita spirituale individuale che attraversa le fasi di risveglio della coscienza lungo un cammino durante il quale tutti i poteri latenti, imprigionati nel’ uomo, possono essere resi reali ed attivi uno dopo l’altro.
Il simbolo archetipale per eccellenza è quello rappresentato dalla Tavola Rotonda in grado di sprigionare una potenza energetica pari ad una Centrale e ci giunge come mito quando, attorno a questa tavola, si posizionano I Cavalieri di Artù che con le loro spade, entrano in diretto contatto tra di loro come pile atomiche ad alto potenziale alchemico definito dai tre principi costitutivi degli esseri viventi, sole, zolfo, mercurio, ovvero corpo, spirito e anima, moltiplicati per i 4 elementi del Cosmo, acqua, fuoco, terra e aria.
12 numero cosmico per eccellenza, come gli dei dell’Olimpo nella mitologia greca, le fatiche di Ercole, gli apostoli di Cristo, le tribù di Israele, i Segni dello zodiaco che scandiscono il percorso annuale del sole nel suo moto apparente intorno alla Terra.
La tavola di Artù è quindi simbolicamente legata alle 12 Energie dell’Universo e ogni cavaliere è come il suonatore di uno strumento. Si può suonare qualche volta con un terzetto, un quartetto, etc, ma l’orchestra deve però poter contare su dodici elementi archetipi o su multipli, se necessari alla pratica del rito. Ogni Rito è come un’opera sinfonica e necessita di alcuni strumenti di base indispensabili per creare la giusta armonia, e altri di sostegno, se uno dei musicisti non è ancora pronto a suonare il suo pezzo o il ruolo assegnatogli.
E’ il direttore-cuore, che sceglie uno per uno i componenti della sua “orchestra dodecafonica”, del suo coro polifonico a dodici voci, perché sono i diversi suoni e colori che riescono a far sprigionare e ad esprimere le varie armonie dell’Universo nel “micro” e nel “macro” Cosmo.
Il Rito iniziatico, per fluire e far fluire l’energia del fuoco, deve liberare l’energia bloccata in ognuno dei partecipanti al rito e deve permettere che le dodici spade infisse nei “cuori di roccia” di ogni cavaliere vengano liberate.
L’energia, sviluppata da Re Artù, che è il direttore di questa orchestra, aiuta il singolo individuo che fa parte del gruppo, ad intraprendere la via verso la completa e profonda conoscenza di ogni aspetto dell’essere umano, delle sue radici, del suo destino, inducendo in ogni cavaliere la progressiva consapevolezza che la propria energia si estende oltre il visibile ed il percepibile con i 5 sensi, portati al massimo del loro potenziale. Scoprire il fuoco in se stessi, l’energia primordiale che scioglie la pietra e consente di estrarre la spada.
In questo contesto Re Artù è lo Sciamano che fa scattare la scintilla e che dirige il gruppo che, una volta ritenuto pronto dal Re, va affidato ad un’altra figura iniziatica Mago Merlino, che , in questo contesto storico, ha un preciso significato simbolico. Il nome Merlino significa infatti secondo una precisa lettura simbolica “Colui che vede oltre” .
Il Mago Merlino, è l’ Eggregore dei 12 cavalieri, uniti intorno alla Tavola Rotonda da un vincolo indissolubile, che annulla l’individualità di ognuno, formando una Entità. Le Spade, le Spirali ermetiche accese in ogni cavaliere vanno regolate progressivamente alla potenza espressa dall’ Eggregore e dalle energie dei piani con cui si opera e si entra in contatto. Ognuno dei Cavalieri deve essere capace di sprigionare la stessa energia del campo in cui si opera e di assorbire e riflettere le energie emanate dagli altri Cavalieri, che non sono mai la somma delle energie dei 12 partecipanti all’incontro, ma qualcosa di molto più potente, che solo l’intima unione consente di assorbire e sostenere, nei modi e nei tempi più idonei ad ogniuno per espandersi ed esplorare le molteplici dimensioni che li circondano.
I partecipanti diventano così a loro volta dei Maghi capaci di adeguare e potenziare le proprie energie, via via che procedono in questo tipo di esperienza, senza mai perdersi, perchè sempre consapevoli e coscienti in quale tempo ed in quale spazio si trovano e capaci di tornare nuovamente nello spazio umano e vitale.
Ecco quindi che un mito diviene metafora di un mistero che va oltre la comprensione umana e ci aiuta a capire, per analogia alcuni aspetti misteriosi di noi stessi.
Un mito non è una falsità, ma un modo per raggiungere una profonda verità. Cristopher Vogler
Grazie
Elisabetta Adele
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Per saperne di più
Bert Hellinger L’ evoluzione delle Costellazioni Familiari Tecniche Nuove, Milano 2011
Norma Lorre Goodrich Il mito della Tavola rotonda. La realtà storica di Re Artù e dei suoi cavalieri Bompiani 2003
Philippe Walter Artù. L’orso è il re Edizioni Mediterranee 2005
Jacques Boulenger Il romanzo di Merlino Sellerio Editore 2007
Laura Mancinelli I tre cavalieri del Graal Einaudi 2914
Giorgio Picchi Le energie della Terra e dell’Universo Anima Edizioni 2011
Roberto Zucchelli Enérgheia. Esplorazione delle fondamenta eteriche dell’universo: energia, coscienza e vita Spazio Interiore 2017
Corinne Morel Dizionario dei Simboli dei Miti e delle Credenze Giunti Editore 2016
Hans Biedermann Enciclopedia dei Simboli Garzanti 2011
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Elisabetta Adele Ziliotto