Smacchiamo i giaguari o pettiniamo le bambole?

TAKEAWAY: gestione del cambiamento, riflessioni su cambiamento e resistenze, smacchiare il giaguaro, pettinare le bambole, cambiare e sofferenza, sofferenza utile, come difendersi dalle emozioni altri, come interpretare un ruolo e non identificarvi, vittimismo


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Oggi vi giro qualche riflessione sul cambiamento, in seguito a un dibattito avuto con amiche che partecipano alla mia attività di gruppo. Amiche che ringrazio con tutto il cuore per quanto mi donano ogni volta che le incontro.

Il cambiamento richiede scelte responsabilmente e consapevolmente prese, di volta in volta.

Noi non siamo sbagliate. Nessuno è sbagliato.
Leviamoci di testa questa terminologia critica e distruttiva che sento spesso utilizzare quando parliamo!

Ci vuole movimento di ascolto e di lento divenire, il tutto subito appartiene solo ai cataclismi, in natura.
Noi siamo parte della natura e allora… a meno di un cataclisma improvviso – che non è la normalità – ogni altro cambiamento richiede respiro, osservazione, interiorizzazione, ASSENZA DI GIUDIZIO, E SCELTA RESPONSABILE.

Il dolore degli altri ci riguarda veramente se da noi inflitto per scelta rabbiosa e presa per danneggiare.

Proteggendo i bambini, fatti salvi sempre i loro diritti, chi si relaziona a noi è adulto come noi.

Mettete l’amore nelle vostre scelte, il sorriso nelle vostre risposte, la dolcezza per voi stesse/i nel chiedere di cambiare una situazione e la determinazione.

Se per prendervi cura di voi
usaste la stessa determinazione che usate per nascondere ciò che siete
a quest’ora non vi fermerebbe più nulla.

Chi ci ferma sono le nostre credenze cristallizzate e non le persone. Sono tutte nostre costruzioni.

Stiamo un attimo in ascolto…
Abbiamo lavorato sul vittimismo, sull’orgoglio sano, sulla rabbia male espressa, sulla nostra femminilità.
Concediamoci di dire: “sono stanca di discutere” e diciamolo con AMORE, anziché rincarare la dose con un tono di sbotto. Fermiamoci.

FERMIAMOCI!

Attendiamo ed osserviamo queste cose dentro di noi.
Smettiamo di gettare sugli altri l’osservazione delle nostre emozioni perché altro non é che un modo per ingannarci.
Stiamo in noi.

Immaginiamo una bolla, che esiste, intorno a noi, a nostra protezione.

Quella bolla filtra ogni cosa. Fa entrare solo l’essenziale, il resto fuori.
Usiamo la nostra bolla… Restituiamo all’esterno ciò che non ci compete, emotivamente.
Quante emozioni assorbite ogni giorno, che non sono di nostra pertinenza?
Guardate la vita come ad una costellazione: entrate in un sistema e cambiate, assumete un ruolo, uno. Quello che avete nel sistema e…

Ricordate cosa vi dico sempre?

OCCHI APERTI!

Secondo voi vale solo per le costellazioni la non identificazione nel ruolo?

Dai… Fate un passo in più… Siete troppo avanti per non farlo!

By SaraMaite


Fonte Immagine: il Web

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