La Vita scrive sulla sabbia

TAKEAWAY: il simbolismo della sabbia, apprendere dalla vita, stare in ascolto, momento senza tempo, affidarsi alla vita per apprendere

“Ci sono momenti senza tempo, nè spazio, momenti in cui la vita parla e tu semplicemente ascolti, grato di esistere per apprendere tutto ciò che ha da insegnarti”.

by SaraMaite

Il simbolismo della sabbia deriva dalla moltitudine e dall’origine distruttiva dei suoi granelli. Le età passate, insegna il Buddha, sono più numerose dei granelli di sabbia contenuti fra la sorgente e la foce del Gange. La stessa idea si ritrova in Giosuè 11,4: “Essi partirono con tutte le loro truppe, una moltitudine numerevole come la sabbia del mare”.

La formazione rituale dei monti di sabbia in Cambogia – sostituti espliciti della montagna centrale – è anch’essa legata al simbolo della moltitudine; il numero dei granelli di sabbia è quello dei peccati, di cui ci si libera e degli anni di vita che si richiedono.
Le manciate di sabbia gettate nel corso di alcune cerimonie dello Shintoismo rappresentano la pioggia, il che è un’altra forma del simbolismo dell’abbondanza e della pulizia.
In circostanze particolari, la sabbia può anche sostituirsi all’acqua nelle abluzioni rituali dell’Islam.
E’ purificatrice, liquida come l’acqua, abrasiva come il fuoco. Cancella e si cancella, copre e si scopre.

Metafora permanente o impermanente della vita.
Simbolo di distruzione eterna e di eterna rigenerazione.

Facile da penetrare e plastica, aderisce alle forme che si modellano in lei: in questo caso, è un simbolo dell’utero. Il piacere che si prova a camminare sulla sabbia, a stendervisi sopra, ad affondare nella sua massa soffice, sulle spiagge, si lega inconsciamente al regressus ad uterum degli psicanalisti.
E’ una ricerca di riposo, di sicurezza, di rigenerazione.

(Liberamente tratto, con integrazioni personali, da: Dizionario dei Simboli – J. Chevalier, A. Gheerbrant – Vol. II – BUR, Milano 2006)

Immagine di proprietà di SaraMaite