TAKEAWAY: riflessologia plantare, benessere in punta di piedi, il nostro corpo sul piede, la nostra psiche sulla pianta del piede, il piede e la nostra personalità, energia del corpo e digitopressione, intervista RadioBase
Ascolta qui l’intervista su RadioBase Mantova per la rubrica Naturalmente InForma
I piedi… questi sconosciuti!
- Vi siete mai massaggiati i piedi al di là del normale momento – sempre troppo poco – che dedicate alla pedicure periodica? Avete mai provato ad ascoltare quali sensazioni vi dà il tocco più o meno deciso di una mano sul vostro piede?
- Vi siete mai chiesti perché un piede “parla” più di un altro? E perché mai le stesse scarpe che fino a ieri vi facevano camminare tanto bene, oggi vi procurano fastidiosi dolori? Sono cambiate le scarpe o sono i vostri piedi a protestare per qualcosa?
- Avete mai pensato che senza piedi sareste completamente fermi?
Amati, detestati, oggetto di feticismo, ignorati e nascosti per vergogna, esaltati da splendide unghie e scarpe provocanti per vanità, tatuati, adornati da anelli e cavigliere, decorati con l’hennè… i piedi sono speciali ed al contempo quasi imbarazzanti.
La Riflessologia Plantare è una disciplina bioenergetica naturale plurimillenaria, riscoperta e sperimentata nel XX secolo negli Stati Uniti e di seguito, nel resto del mondo, da molteplici operatori – riconosciuti in modi diversi nelle diverse nazioni – che attraverso la pratica ne hanno comprovato la validità ed efficacia permettendole di diffondersi sempre di più anche in Occidente nonostante gli ostacoli normativi e burocratici*.
Praticata fin dai tempi più antichi e conosciuta dalle diverse popolazioni che hanno abitato il nostro pianeta nel divenire dei millenni – egiziani, indiani d’America, popolazioni delle Ande, cinesi, indiani, … – nella prima metà del Novecento, questa pratica fu presa in considerazione e formalizzata come vera e propria tecnica dal medico statunitense dott. William H. Fitzgerald e dalla massaggiatrice Eunice D. Ingham.
Il metodo da essi sviluppato è quello attualmente più diffuso con le inevitabili varianti dovute ai differenti influssi dettati dalle scuole di provenienza.
Per la riflessologia plantare l’essere umano è connesso dalla testa ai piedi. Ma ce ne siamo mai accorti?
Dalla notte dei tempi, la filosofia che sta alla base di questo massaggio è l'”Unità del corpo umano”: intesa come collegamento tra tutte le parti del corpo e collegamento corpo/mente. Il nostro corpo può essere visto come un sistema di circuiti interconnessi e interdipendenti.
L’uomo moderno purtroppo considera i piedi come una mera estremità, dimenticandosi della loro importanza nella vita di ogni giorno. Anche nell’economia della pura meccanica del movimento. I piedi sono dati per scontati… diciamocelo! I nostri piedi sono uno specchio: riflettono tutte le zone del corpo, secondo corrispondenze reali e specifiche, grazie alle quali si può intervenire per azione riflessa.
Osservando i piedi, possiamo risalire allo stato energetico della persona nella sua interezza e nel particolare, nonché alleviare numerosi disturbi, attraverso il loro trattamento manuale periodico. Il piede è tra le aree del corpo una delle più ricche e concentrate di zone definite “riflesse” e connesse direttamente con il nostro cervello.
Questa affermazione è riscontrabile prendendo visione della mappa del cervello umano e del suo collegamento con le varie parti del nostro corpo. Agendo manualmente su di una piccola parte anatomica, un punto od un’area di pochi centimetri, la Riflessologia Plantare si prende cura dell’energia dell’intero organismo in modo estremamente preciso.
In Riflessologia Plantare così come nelle Discipline BioNaturali in genere, la persona è considerata un sistema nel suo insieme “Corpo – Mente – Io” esistendo anche scuole di Riflessologia che forniscono una lettura del corpo in chiave psicosomatica mutuando le interpretazioni da altre discipline naturali.
La Riflessologia da sola e/o in abbinamento a massaggi specifici – possibilmente effettuati da operatori qualificati – consente nel tempo di ottenere ottimi risultati in termini di riequilibrio energetico psicofisico del sistema corporeo, grazie all’azione espletata dai trattamenti costanti di stimolazione, sedazione, attivazione, drenaggio e pulizia delle aree che risultano più “segnalate” dalla mappa del piede. Sono vere e proprie operazioni mirate alla prevenzione ed al mantenimento del benessere energetico del soggetto.
Per l’atleta, per la persona che vuol tornare in forma fisica, per chi è in convalescenza, per prevenzione, per coloro che assumono forti dosi di alimenti a base proteica per potenziare la massa magra, la riflessologia plantare può dare un supporto specifico e costante che non richiede eccessivi investimenti in termini di tempo e denaro.
Il servizio reso dalla tecnica riflessologica in questo caso può essere a favore di un migliore funzionamento del drenaggio linfatico responsabile del ben conosciuto “edema”. O di un aiuto energetico al sistema “rene/apparato urinario” che spesso si trova affaticato dagli eccessi di acido urico provocati dall’alimentazione base del culturista e può contribuire a procurare disturbi quali l’infiltrazione e l’acidosi tissutale. Si possono stimolare l’intestino tenue per una migliore assimilazione dei nutrienti, e l’intestino crasso per una più regolare eliminazione delle scorie metaboliche. Si può lavorare sul fegato per un miglior metabolismo proteico e dei grassi… o sul pancreas per una migliore gestione dell’insulina e degli enzimi pancreatici – strumento essenziale per il processo di digestione ed assimilazione degli amidi. Per non parlare dell’intero sistema ghiandolare – ipofisi, tiroide, surreni … – e dell’azione calmante sull’asse dello stress.
Le tecniche corporee antiche hanno questo sconfinato vantaggio: sono dentro di noi dalla notte dei tempi, nascono dall’ascolto di ciò che da sempre ci è stato donato per vivere…noi stessi! Basterebbe soltanto ricordarsi di avere un corpo e di quanto è meraviglioso occuparsi di lui perché lui abbia cura di noi, visto che è la nostra culla e la nostra casa! Con la sola stimolazione manuale dell’energia del nostro corpo attraverso il piede, possiamo imparare a rilassarci e a conoscerci meglio.
Anche in coppia. Con il semplice aiuto di un operatore qualificato che ha la funzione di tramite, di attivatore, ci si aprirà un mondo nuovo…e nulla vieta di imparare a praticare l’automassaggio ed alcuni movimenti di base, o di farsi aiutare dal partner in un’abitudine che trasformata in quotidiana, nel tempo darà ottimi frutti in ambito energetico ed in termini di prevenzione dei disturbi.
(Articolo di Sara Girardi pubblicato su Cultura Fisica n.4/2008)
Link di riferimento:
http://www.riflessologiaplantare.org/chisiamo.html
http://www.firp.it/index.php/Chi-siamo/
http://www.riflessologiazu.it/zucenter.html
https://naturenatura.files.wordpress.com/2014/11/81b36-chart.jpg
http://www.dietaenutrizione.it/immagini/riflessologia_mappa_piede_g.jpg
- Si ricorda ai lettori che la riflessologia non è un metodo di cura.
- Si ringrazia “Cultura fisica” e www.vaniavilla.it
- Si ricorda ai lettori che dallo scorso luglio 2007 la Regione Lombardia, dando voce all’art.1 secondo comma della Legge dello Stato n. 43 del 01/02/2006 “disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche, riabilitative, tecnico sanitarie e della prevenzione”, ha riconosciuto l’interesse sanitario della figura dell’operatore in riflessologia plantare. Nel 2012 la Regione Lombardia ha istituito il registro per le Discipline Bionaturali e la Riflessologia rientra tra queste.