Demistificare la meditazione: la meditazione riduce il dolore, RSM lo dimostrano

Meditazione e dolore fisico …

Posto oggi un articolo sull’argomento, che ho tradotto per voi. In calce trovate, come sempre, tutti i riferimenti.

Buona lettura!

Aree cerebrali deputate al "pain processing"
Aree cerebrali deputate al “pain processing”

Secondo una nuova ricerca pubblicata nell’edizione del 6 aprile 2011 del “Journal of Neuroscience”, la meditazione produce potenti effetti antidolorifici agendo sull’area cerebrale di competenza.

“Questo è il primo studio volto a dimostrare che solo poco più di un’ora di sessione meditativa può ridurre drasticamente sia l’esperienza del dolore che l’attivazione delle aree del cervello collegate al dolore”. (Fadel Zeidan, Ph.D., autore principale dello studio di cui si riporta il risultato, post -doctoral research fellow alla Wake Forest Baptist Medical Centre).

“Abbiamo riscontrato un grande effetto – una riduzione intorno al 40 per cento dell’intensità del dolore ed una riduzione del 57 per cento della sensazione sgradevole associata al dolore.La meditazione ha prodotto una maggiore riduzione del dolore a livelli che nemmeno la morfina o altri farmaci antidolorifici riescono a raggiungere (tipicamente riducono l’intensità del dolore di circa il 25 per cento).

Per lo studio, 15 volontari in salute, che non avevano mai meditato, hanno partecipato a quattro sessioni di 20 minuti per imparare una tecnica di meditazione conosciuta come “Focused attention” (lett.: attenzione focalizzata).
Focused attention è una forma di meditazione volta alla presenza mentale, in cui alla gente viene insegnato a partecipare e a prestare attenzione al respiro e lasciare andare i pensieri e le emozioni che causano distrazione.

Sia prima che dopo la sessione di meditazione guidata, l’attività cerebrale dei partecipanti allo studio, è stata esaminata usando uno speciale tipo di tecnica per immagini con risonanza magnetica – chiamata “Arterial spin labelling magnetic resonance imaging” (ASL MRI) – che cattura i processi cerebrali di lunga durata, come l’attività di meditazione, meglio di una risonanza magnetica standard applicata alla funzionalità cerebrale.

Durante queste scansioni, un dispositivo inducente dolore attraverso il calore, è stato posto sulla gamba destra dei partecipanti.
Questo dispositivo ha riscaldato una piccola area della loro pelle a 120°Fahrenheit (circa 50 gradi centigradi), una temperatura che la maggior parte della gente trova dolorosa, per ben 5 minuti.

Zeidan afferma che le scansioni effettuate dopo la sessione di meditazione, hanno mostrato che il rating del dolore di ogni partecipante aveva subito una riduzione che variava dall’11 al 93 per cento.

Allo stesso tempo, la meditazione ha ridotto in modo significativo l’attività cerebrale nella corteccia somatosensoriale primaria, una zona che è crucialmente coinvolta nella creazione della percezione di dove e quanto intenso è lo stimolo doloroso.
Le scansioni effettuate prima della meditazione hanno mostrato come l’attività in questo settore cerebrale fosse molto elevata. Tuttavia, la scansione durante la meditazione, ha evidenziato come l’attività di questa regione, così importante per l’elaborazione del dolore, non abbia registrato alcun movimento di rilievo.

La ricerca ha inoltre dimostrato che con la meditazione è aumentata l’attività del cervello nelle aree della corteccia cingolata anteriore, insula anteriore e la corteccia orbito-frontale . “Tutte queste aree disegnano come il cervello costruisce l’esperienza del dolore da segnali nervosi provenienti dal corpo”, ha detto Robert C. Coghill , Ph.D. , autore senior dello studio e professore associato di neurobiologia e anatomia presso la Wake Forest Baptist.

“Coerentemente con questa funzione, più queste aree sono state attivate ​​dalla meditazione, tanto più il dolore si è ridotto. Una delle ragioni per cui la meditazione può essere stata così efficace nel bloccare il dolore è che non ha funzionato in un solo luogo nel cervello, ma ha ridotto il dolore a livelli multipli di elaborazione”.

Zeidan e colleghi ritengono che la meditazione abbia un grande potenziale per l’utilizzo clinico, perché pochissimo training è stato sufficiente per produrre effetti antidolorifici di grande rilievo.
“Questo studio dimostra che la meditazione produce effetti reali nel cervello e può fornire un metodo efficace per le persone, per ridurre sostanzialmente il loro dolore, senza l’utilizzo di farmaci “ (Zeidan).

by SaraMaite

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Articolo liberamente tradotto e tratto da:

http://www.sciencecentric.com/news/11040626-demystifying-meditation-brain-imaging-illustrates-how-meditation-reduces-pain.html

http://www.wakehealth.edu/

http://www.sciencecentric.com/resources/resource-000129-p-1.html

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