Recensione: “Il Ruolo Femminile”

Caterina disse alla vedova, moglie di Ortensio:
“Su, su, vergogna! spiana quella fronte truce e minacciosa, non dardeggiare sprezzante da quegli occhi per ferire il tuo Signore, tuo re, tuo governatore.
Sfigura la tua bellezza come il gelo sconcia i prati; distrugge la tua reputazione come il turbine scuote i bei boccioli, e in nessun senso è amabile od acconcia.
Una donna irosa è come una fontana intorbidita, fangosa, brutta a vedersi, opaca, priva di bellezza e finché è così, nessuno per quanto a gola secca o assetato, si degna di sorbirne o toccarne una goccia. 
the-angelus-1859
Tuo marito è il tuo Signore, la tua vita, il tuo custode, il tuo capo, il tuo sovrano;
uno che ha cura di te e del tuo mantenimento, che si sottopone a laboriose fatiche  per mare e per terra, a vegliare di notte, durante le tempeste, di giorno al freddo, mentre tu stai calda e al sicuro in casa, e non brama da te altro tributo che amore, affabilità e sincera obbedienza; ben piccol pagamento per sì grande debito.
Il dovere che lega il suddito al suo principe lega ugualmente una moglie a suo marito.
E quand’è riottosa, petulante, imbronciata, acida e disobbediente al suo onesto volere, non è forse una trista ribelle contenziosa, una sgraziata traditrice del suo signore?
Mi vergogno che le donne siano così sciocche da far guerra invece di pregare per la pace, o cerchino autorità, supremazia, dominio, mentre dovrebbero servire, amare, obbedire.
Non abbiamo il corpo debole, liscio e tenero, inadatto alla fatica e alle cure del mondo, perchè le nostre qualità e i nostri cuori ben si adattino alle nostre doti esteriori?
Su, su, riottosi impotenti serpentelli, il mio animo è stato altero come il vostro,
così il mio cuore e forse più la mia ragione, tanto da ribattere parola per parola, e cipiglio a cipiglio.
Ora capisco però che le nostre lance non sono che pagliuzze, debole la nostra forza, senza confronto le nostre debolezze, tanto più deboli là dove vogliono apparire più forti.
Abbassate allora la cresta, non c’è scopo, e mettete le mani sotto il piede dello sposo.
In segno di tal dovere se così gli aggrada,
la mia è pronta ad alleviargli la strada”.
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2 Comments

  1. credo che in caso di violenza fisica o morale dello sposo, la signora abbia tutti i diritti di reagire… la legittima difesa è un diritto inviolabile.
    Ciò di cui si parla qui è a mio avviso che la donna ricordi di esser tale: la sua bellezza risiede nella gentilezza INTERIORE e nella capacità di trasformare ogni cosa…attraverso le sue caratteristiche principali che sono dolcezza, gentilezza, leggiadria… insomma, tutte doti che le donne di oggi van perdendo.
    Oppure se le usano, pare che le debbano usare come strumento di circuizione, non perchè fanno parte del loro essere naturale…

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